Economia di Sestri Levante
Grazie alla bellezza naturale del luogo, Sestri Levante ha un rilevante apporto dal turismo, sia italiano che straniero. Di pregio è il settore balneare, grazie alle due spiagge presenti o alle scogliere tipiche di molte località liguri.
In passato vi era una forte presenza dell'industria. I cantieri navali nella frazione di Riva sono sorti negli ultimi anni dell'Ottocento, diventando ben presto tra i più importanti d'Italia. Nel secondo dopoguerra, complice la vicinanza al triangolo industriale (Genova-Torino-Milano), Sestri Levante ospitava oltre alla cantieristica navale (e il suo indotto) una delle più grandi acciaierie, la F.I.T. (Fabbrica Italiana Tubi), chiusa nel 1982 durante la crisi del settore, la cui area è stata oggi recuperata a uso commerciale. Successivamente gli investimenti si sono orientati sull'edilizia residenziale.
Una tradizione del passato era la costruzione dei leudi, imbarcazioni in legno a vela latina, di cui oggi si trova ancora uno splendido esempio ristrutturato e posizionato a scopo espositivo sulla spiaggia dei "Balin", nella Baia delle Favole.
La Fincantieri, presso il locale stabilimento rivano, ha continuato l'attività dell'importante cantiere navale, costruttore di molte navi militari addette al servizio difensivo della Marina Militare Italiana. Un primo periodo di crisi sfociato nel 1992 causò un ridimensionamento della forza operaia del cantiere navale con ricorso alla cassa integrazione per molti operai e addetti; il cantiere riprese l'attività grazie a nuove commissioni, soprattutto dall'estero. Ulteriori crisi economiche che hanno riguardato pure il settore nautico sono sfociate ancora a partire dal 2008.
La pesca, tradizionalmente importante , ha avuto il suo ruolo molto ridimensionato. Il passo delle acciughe dava, importanti pescate (da qui la sagra del bagnun). Nel 2016 da questo punto di vista è stato un passo eccezionale[17]. Le acciughe sottosale del mar Ligure hanno il riconoscimento del marchio IGP.[18][19]